Introduzione Sushi bar vol. 1 Franco Battiato - Fleurs3 The Burt Bacharach Collection Pierangelo Bertoli Bologna Alan Sorrenti - Miami Italia 2002 e 2003 La lezione di Vanes Compil-action Loungerie Sigle TV Musica e Pubblicità Marketing e Cinema Sanremo: a cinismo si culmina | ||||
di Massimiliano Nucci "Bo News" Ottobre 2002 |
Compil-action The Burt Bacharach Collection The Look of Love Un sabato della scorsa primavera ho deciso che era venuto il momento di acquistare una raccolta di successi di Bart Bacharach. E’ servita una riflessione settimanale seguita da decisione, non è stato certo un impulso d’acquisto a condurmi ad una compilation economicamente tutt’altro che allettante.Ho percorso Strada Maggiore con un amico vestito come solo i manager sanno vestirsi nel weekend: scarpa classica (quella che portano anche durante i giorni lavorativi), pantalone rosso, camicia bianca a quadroni celesti con colletto arrogante triplo bottone, occhiale da sole con lenti scure. Niente di strano… è quella camicia perfettamente stirata e fuori dai pantaloni che da al manager quell’idea di libertà. Pensare che una volta la libertà era incarnata dalle espadrilles portate a pantofola o dalla “Go scarpa” Tiglio pubblicizzata sulle pagine di Topolino. Entriamo da Ricordi in Ugo Bassi e cerco Bacharach nel reparto Lounge, in cima alle scale a sinistra. Niente. Ma come? Manca il re assoluto dell’easy listening? Possibile? Dopo circa un quarto d’ora lo trovo incredibilmente sistemato nel reparto dei CD destinati agli over 70: schiacciato tra James Last e Mantovani, a sinistra del Quartetto Cetra e di Natalino Otto. Come mettere “il dottor Stranamore” di Kubrick tra “Vacanze di Natale ‘90” dei Vanzina e “Delitto a ristorante cinese” con Thomas Milian: tutti capolavori, certo, ma generi diversi. Burt Bacharach è stato senza alcun dubbio il genio assoluto del pop, il più grande musicista del secolo scorso, la più lucida ed interessante mente dell’easy listening. Le sue musiche sono da sempre utilizzate in spot pubblicitari (pensate a “The look of love” interpretata da Dusty Springfield), utilizzate come colonne sonore di film (ad esempio “Raindrops keep fallin’on my head” in “Butch Cassidy”, le soundtrack di “Casino Royale” e di “Il matrimonio del mio migliore amico”, la splendida “Best that you can do” cantata da Christopher Cross in “Arturo”), le sue atmosfere citate in brani pop (Oasis, Blur, Pizzicato Five, Steely Dan e mille altri). Un uomo affascinante, dagli occhi intensi e col maglione bianco a collo alto. Un fascino alla James Bond, ma decisamente più rassicurante. Ascoltando le sue canzoni (scritte quasi sempre a quattro mani con Hal David) si respira un’atmosfera glamour e densa di seduzione, resa ancor più calda da voci incredibili come quella di Dionne Warwick o della minuta cantante dei Carpenters. Per godere appieno di questo cd set, mi faccio una lampada, mi riempo i capelli di gel “effetto bagnato” (come il mitico “spometi” cantato da Dino Sarti), infilo una camicia bianca senza allacciare i polsini e scelgo accuratamente un paio di scarpe con le stringhe nuove. Filo in cucina e con l’ausilio del “Bimby” (ormai famoso ed indispensabile nella vita di un bachelor quanto la Sacher Torte) preparo un “Sidecar” (mezzo misurino di Cognac, mezzo misurino di Cointreau, un limone spellato a spicchi, 100 grammi di ghiaccio). Cerco gli occhiali da sole della Martini, scendo le scale, e infilo i CD di Bacharach nel caricatore posto sul retro. Salite con me su una Citroen SM del 1971, motore Maserati da 2670cc, adorabili sospensioni, coppia di fanali che segue il movimento delle ruote anteriori, interni in pelle, 220 Km/h di velocità massima. All’inizio degli anni ’70 costava quanto una Porsche cabrio, adesso una in buono stato può valere 10.000 euro. La versione scoperta “Presidentielle” è stata l’auto per le grandi occasioni del Presidente della Repubblica francese, se non ricordo male nel 1995 vi salì persino la regina Elisabetta d’Inghilterra. Una macchina per indimenticabili esperienze lounge. Se cercate una SM o volete sognare per un’ora, il carrozziere Lapa di via Fossolo ne vende una a circa 18.000 euro, insieme ad altri 2 motori di ricambio originali. Lapa, grandissimo personaggio, la utilizza tuttora come sua auto personale, ci viaggia fino a Roma e si lancia senza timori oltre i 200 km/h. L’ha sudata e amata questa Citroen, difficile da gestire come una bella donna. Un auto che fu estremamente apprezzata in Italia: oltre 2.500 pezzi venduti su un totale di circa 13.000 distribuiti nel mondo. Passo a prendere Caterina, laureata in giurisprudenza e ora collaboratrice in uno studio legale del centro, che indossa la “divisa” di molte praticanti forensi: stivale beige, giacca Belstaf beige, occhiale da sole lente grande e montatura inesistente, gonna rossa, capelli castani con colpi di luce. La sfioro con lo sguardo più glamour di cui io sia capace, accendo una More, e ci lanciamo verso Ivrea. “Promises, promises”, “I say a little prayer”, “Walk on by”, “Magic Moments” corrono insieme alla SM ed entrano in corpo come un Old Fashioned. Grandissimo benessere. Caterina mi confessa di avere segretamente limonato col suo capo in una serata alcolica al Ruvido. Ivrea non meritava un brutto film come “Una donna allo specchio”, io non meritavo di sprecare un weekend con Caterina: torniamo parlando di Ilenia Carrisi. Bart Bacharach saprà perdonarmi. Ma voi correte a cercarlo. [inizio pagina] | |||